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lunedì 11 ottobre 2010

Il valore economico del paesaggio

Un buon paesaggio, che sia piacevole e identificativo del luogo, è un bisogno per tutti noi. Un buon paesaggio produce un senso di benessere, un cattivo paesaggio produce malessere. Il paesaggio incide anche sulle nostre azioni e sulle nostre scelte: un vino proveniente da un luogo bello può essere ritenuto migliore di uno proveniente da un luogo senza qualità (vedi più sotto); un paesaggio degradato riduce i freni inibitori e contribuisce al degrado sociale e alla criminalità (teoria della finestra rotta).Il buon paesaggio ha anche una grande importanza economica. In Italia il turismo produce circa il 30% del prodotto nazionale lordo, ma non esisterebbe turismo se non esistessero luoghi belli e interessanti da andare a vedere. Quando cerchiamo casa preferiamo, se ce la possiamo permettere, una casa "con vista" che costa sensibilmente di più di una analoga casa che si affacci su un cortile o su una strada caotica. negli alberghi le camere con vista costano di più delle camere sul retro. Anche i viticoltori si sono accorti che un buon paesaggio è un valore aggiunto alla produzione vinicola, poiché aiuta a vendere vino. Nel 2001, in una riunione di viticoltori dei Colli orientali del Friuli a Cividale a uno di essi scappò detto: “Se vogliamo restare sul mercato non basta più produrre vino: dovremo anche produrre paesaggio”. “Va bene - dissi io – mettiamoci d’accordo su come produrre un buon paesaggio". E facemmo la Carta di Cividale del paesaggio del vino che contiene dei criteri per fare in modo che un territorio, se non è stato già degradato, mantenga una buona qualità paesaggistica e se possibile la migliori. E ogni anno si svolge in Italia qualche convegno in cui si parla di paesaggio del vino.

(fonte: il sito del paesaggio, Arch.Roberto Barocchi, http://www.ilpaesaggio.eu)

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